E’ la Torre di Oriolo a salvare l’onore dei vini rossi romagnoli, il cui unico rappresentante tra i medagliati del Concours Mondial de Bruxelles, tenutosi a Valladolid – una delle più prestigiose e più antiche competizioni internazionali dedicate al vino – è il Bursòn Angusto delle cantine Poderi Morini, del 2010. Medaglia d’argento per la più nota tra le creazioni di Alessandro Morini e della moglie Daniela, al timone della cantina dal 1998 (anno della fondazione).
Già l’anno scorso l’Augusto – frutto dei terreni argille-sabbiosi che circondano la Torre di Oriolo – si era aggiudicato la medaglia «E’ il nostro vino più apprezzato – spiega Morini – Lo commercializziamo solo dopo 5
o 6 anni dalla vendemmia». Stagioni che l’Augusto (che deriva il suo nome dal nonno paterno di Morini – mentre Bursòn era il soprannome della famiglia Longanesi, che «riscoprì» l’omonimo vitigno, all’origine dell’Augusto) trascorre in tonneaux di rovere, e successivamente in bottiglia. A dominare la classifica del Concorso, nel complesso, sono i Paesi a più forte tradizione vinicola, come Spagna, Francia, Italia e Portogallo, tallonati come spesso accade da Cile, Argentina, Sudafrica, Australia, Stati Uniti e Messico